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Traduzione asseverata e giurata: facciamo chiarezza

Le traduzioni asseverate (o giurate) si basano su una procedura da adottare in modo tale da attestare la veridicità e attendibilità delle traduzioni in ambito amministrativo o per fini giudiziali. Tale procedura viene designata con il termine di asseverazione.

In realtà questa procedure variano sensibilmente da Paese a Paese, in Italia in gergo colloquiale la cosiddetta traduzione giurata viene in linguaggio giuridico indicata appunto come traduzione asseverata, espressione derivante proprio dall’atto dell’asseverazione da parte del traduttore.

L’asseverazione consiste in un giuramento prestato da un traduttore di fronte ad un pubblico ufficiale, generalmente il pubblico ufficiale di Cancelleria di un Tribunale. Il testo sorgente – quindi il documento in originale da tradurre o in copia conforme (rilasciata ad esempio dal Comune con imposta di bollo) – deve essere rilegato assieme alla traduzione secondo una rigida successione. Sarebbe meglio evitare le rilegature esteticamente più gradevoli, per prediligere la classica punzonatura. Ciò in modo da agevolare il pubblico ufficiale del Tribunale nelle operazioni di timbratura e applicazione delle marche da bollo (1 marca da bollo da € 16,00 ogni cento righe, ovvero quattro facciate comprensive del verbale – questo secondo le indicazioni del locale Tribunale di Udine).

Proprio il Tribunale di Udine prescrive l’impossibilità di riunire con un unico atto documenti diversi. Non vengono fornite particolari indicazioni o restrizioni sul carattere da utilizzare o sul modello d’impaginazione. È necessario indicare sulla traduzione tutte le parti omesse e devono altresì essere descritti/tradotti i timbri presenti sull’originale così come le firme, specificandone l’eventuale illeggibilità. Si devono indicare foto/immagini e marche

Dopo l’unione dell’originale con la traduzione, il traduttore dovrà inserire il verbale di giuramento. Il tutto sarà oggetto di spillatura come detto in precedenza. Importante è ovviamente che il traduttore sottoscriva tale verbale sotto gli occhi del pubblico ufficiale.

I dati personali del traduttore saranno inseriti nel verbale di giuramento, da ciò deriva la responsabilità del traduttore in caso di errore nella traduzione. Infatti eventuali mancanze, lacune o errori  rientrano nei reati di falso. L’asseverazione non risulta quindi essere una semplice pratica burocratica, ma attribuisce al traduttore un ruolo di fede pubblica. L’esecuzione infedele di traduzioni comporta sanzioni penali oltre a porre ulteriori problemi d natura penale con clienti esteri.

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